FRANCESCO VENIER ART GALLERY Elixio Network

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  • Created By: FrancescoVenier
  • Posted On: Feb 10, 2017
  • Views: 352
  • Category: Other
  • Description: ESTRATTO COMUNICATI STAMPA 2009-2010

    Il maestro veneto Francesco Venier è personalità italiana di risonanza internazionale. Pittore, giornalista, opinionista, creativo e inventore, Francesco Venier è presente da anni, con molti suoi servizi, in molti mensili italiani, in primis sui mensili della editoriale Olimpia, il più importante gruppo editoriale nazionale proprietario di una miriade di riviste trattanti gli argomenti più vari. Presentazioni dell’arte del maestro Venier e delle sue prestigiosissime sedi espositive compaiono periodicamente nei maggiori quotidiani italiani (il Gazzettino di Venezia, l’Arena di Verona, la Nazione di Firenze, ecc. ecc.). Suoi servizi giornalistici, inoltre, e servizi su di lui e sulle sue attività sono stati pubblicati da molte importanti testate estere: In-Fisherman (U.S.A.), Fisch & Fang e Blinker (Germania e Austria), Le Pécheur de France, La Péche et son environnement, La Péche de la truite, La Péche des carnassiers (Francia e Canada), Wedkarz Polski (Polonia), Ribàrstvi (Repubblica Ceca). Naturalmente tutti i mensili citati, oltre che letti negli stati d’origine, sono diffusi in tutti gli stati di pari lingua. Tutti questi giornali vedono il maestro Francesco Venier come personalità leader nel mondo dell’arte, della pesca, del turismo, della nautica, ecc. ecc. In Italia Venier ha eletto come sue sedi espositive i più prestigiosi Grand Hotel nazionali, dal Cipriani e l’Europa e Regina di Venezia all’Excelsior di Firenze, dal Due Torri Baglioni di Verona al Grand Hotel Continental di Siena, dal Grand Hotel di Trento al Relais Certosa di Firenze, ecc. ecc. In occasione delle personali del maestro Venier il favore della critica è sempre stato universale e la partecipazione di pubblico rilevante. Questa predilezione espositiva è motivata dalla convinzione del maestro che la pittura debba integrarsi in un contesto vissuto e debba interagire in modo vivo e non stereotipato per essere fruita al meglio. La simbiosi emozionale, infatti, scaturente da incontri non canonizzati fra pittore e fruitore è maggiormente istintiva e meno condizionata da influenze culturali, spesso impositive e scontate. La pittura del maestro Francesco Venier si ispira all’acqua e a ciò che vi orbita attorno. Il mondo pittorico del maestro è sognante, positivo, colorato e armonico, non riproduzioni dal vero ma rielaborazioni stilizzate di universi ricchi di pace a cui mirare. I colori vivi e accesi, sempre presenti, testimoniano l’ottimismo e la gioia di vivere di chi li usa e il tratto sempre puro e armonico è quasi una forma di scrittura. Uno scrivere per simboli, indicante quanto la vita debba essere amata e tutelata, su di una tela universale, senza confini e barriere, senza odi e divisioni, tutti protesi verso un mondo perfetto e equilibrato.

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    "Abstract from press releases in 2009 and 2010"

    Mr Francesco Venier is a leading personality in Italy, although he is also internationally well-known.
    Painter, journalist, columnist, for many years, Mr Venier’s reports find their own space within several Italian monthly reviews, especially in the magazines edited by the Gruppo Editoriale Olimpia, leading publishing company in Italy, owner of several magazines each dedicated to a specific topic.
    Some of the major Italian newspapers such as il Gazzettino di Venezia (Venice), l’Arena (Verona), and la Nazione (Florence)regularly report about Master Venier’s art exhibitions and their impressive venues. His articles and reports are published by some of the most important magazines worldwide, such as In-Fisherman, U.S.A., Fisch & Fang and Blinker, Germany and Austria, Le Pécheur de France ,La Pèche et son environnement, La Péche de la truite, La Péche des carnassiers, France and Canada, Wedkarz Polski, Poland, Ribàrstvi, Czech Republic. All of these monthly reviews are read in other countries of the same language. Mr Venier is considered a leading personality in the field of art, fishing, tourism and sailing. Mr Venier has chosen some of the most glamorous hotels in Italy as the perfect venues for his exhibitions, such as the Cipriani and Europa e Regina hotels in Venice, the Excelsior hotel in Florence, the Due Torri Baglioni in Verona, the Grand Hotel Continental in Siena, the Grand Hotel in Trento, the Relais Certosa in Firenze, and many others. During his one-man exhibitions, the press has always backed the Maestro Francesco Venier, and the attendance is constantly rising. This is justified by the Maestro’s firm belief that in order to be enjoyed, painting must be integrated in real life and must interact with it still being something alive. Then the emotional harmony that is established between the painter and his audience will be more spontaneous and less influenced by cultural interferences, which often have a negative impact. The Maestro takes his inspiration from the water, and everything that lives in it. Mr Venier’s painting is positive, colourful, dreamy and harmonic, stylized versions of the real depicted as peaceful heavens. His usual bright colours confirm his optimism towards life, and the neat and clear strokes are a sort of handwriting. It is like writing using symbols, showing how important it is to love and protect life, all on a universal canvass, without borders and barriers, hatred and divisions, where we are all aiming at a perfect, balanced world.





    LA MIA PITTURA
    Potrà ad alcuni apparire anomalo che sia proprio un pittore a parlare di se e della sua arte e non, come spesso avviene, un critico.
    Se lo faccio, cari amici, un motivo c’è ed è per il fatto che solo io mi conosco appieno, so le mie intime motivazioni e la reale valenza delle mie fonti di ispirazione. Vi prego di scusare questa mia scelta, quindi, che potrebbe apparire pretenziosa e narcisistica.
    La mia pittura è sempre positiva, sognante e concettuale. Non rappresentazioni dal vero ma interpretazioni di un mio mondo, al quale aspiro, nel quale ogni componente interagisce armoniosamente con le altre in contesti mai statici ma sempre in continua evoluzione.
    Le figure umanoidi, quelle animalesche e gli sfondi nei quali agiscono manifestano una perenne dinamicità fisica e comportamentale e, inoltre, ogni attore della tela, pur dotato di una sua spiccata personalità, appartiene consapevolmente ad un organismo unico, finalità precipua della sua ragione d’essere. Un organismo a volte corporeo e, altre volte, etereo se non del tutto spirituale, un organismo chiamato VITA, meravigliosa anomalia in un universo altrimenti freddo, schematico e asettico.La vita, appunto, nella sua perenne evoluzione è la mia principale fonte ispiratrice e, fra le sue componenti, l’acqua prima di tutto. Un elemento liquido che non è semplicemente acqua ma liquido amniotico, habitat e fonte della vita sin dai primordi. Da essa tutto ha avuto origine e, senza di essa, ogni cosa cesserebbe d’esistere. I pesci, spesso rappresentati nei miei quadri, non sono, per me, semplicemente dei pinnuti ma nostri progenitori, amici e, nel contempo, compagni di viaggio.Le figure umanoidi mai complete, sempre caratterizzate da ibridazioni animalesche, manifestanti una continua evoluzione corporea, sono la testimonianza di quanto la vita, nel suo assieme, non sia mai statica e inalterabile ma sempre mutabile ed evolventesi seguendo leggi solo apparentemente casuali e caotiche. Tutto ha una sua ragion d’essere invece e ogni mutamento è mirato all’adattare gli essere viventi al mutare dei contesti ambientali ed a ottimizzare la funzionalità di ogni singola caratteristica fisica oltre che a migliorare ed indirizzare positivamente ogni singolo aspetto psicologico.
    Per me la vita, pur nella sua occasionale crudezza, è sempre e in ogni caso felicità, irrepetibile occasione per il singolo che non deve mai essere sprecata.
    Nei miei quadri sono sempre presenti degli idilliaci e stilizzati mondi onirici, non solo sogni di pace ed equilibrio ma mete a cui mirare, universi da realizzare e raggiungere. Questo motiva il senso del viaggio e i voli onirici caratterizzanti tante mie opere. Il volo in particolare, la capacità di volare va intesa come sublimazione corporea, rarefazione fisica liberante l’anima del soggetto da ogni limitante aspetto materiale. Nel mio dipingere il colore ha una valenza fondamentale. Io vedo sempre la realtà a colori, a volte vivaci e altre volte tenui, perenne testimonianza del mio ottimismo e della mia fiducia sul sempre possibile miglioramento di ogni cosa e sulla positività dell’animo umano. L’interazione fra i diversi cromatismi, nei miei quadri, provoca, almeno in me, vibranti sensazioni visive molto simili a quelle musicali e così, come nel caso delle armonie musicali, la percezione del fruitore avviene a livello istintivo e viscerale, estrapolata da un contesto di forme delimitate nello spazio. Il tratto nelle mie tele è sempre chiaro e puro, senza indecisioni grafiche. Ciò dimostra l’importanza che io attribuisco alla chiarezza intellettuale, ad un modo di pensare ordinato basato sul rispetto delle priorità e dei logici rapporti di causa-effetto.
    Non mi rappresentano per nulla, pertanto, il caos, l’indecisione e la sfiducia nel futuro anche se sono consapevole delle difficoltà, degli ostacoli da superare e dell’inevitabile ripresentarsi di corsi e ricorsi storici. L’importante, a mio avviso, anche ad impercettibili passi, è di tendere sempre al miglioramento sia funzionale che spirituale. Tutte le mie tele sono dipinte utilizzando smalti sintetici inglesi, sottilissimi pennelli dell’uno e del due e, sempre e unicamente a mano libera. Nella maggioranza dei casi sono solito esporre nei più importanti Grand Hotel italiani, dal Cipriani e l’Europa e Regina di Venezia all’ Excelsior e il Relais Certosa di Firenze, dal Due Torri
    Baglioni e il Leon D’Oro di Verona al G.H. di Trento, dal Continental di Siena al Tower di Bologna, ecc.ecc. Espongo quasi sempre in questi luoghi poiché sono convinto che una casuale fruizione dell’arte pittorica, al di fuori dei contesti canonici, permetta un connubio pittore-osservatore più libero e istintivo, svincolato da ogni sorta di predeterminato e, a volte, vincolante imperativo intellettuale. Io sono convinto che dipingere sia un modo di comunicare per immagini, un linguaggio universale che non necessità della frapposizione di terze persone e, così, se e quando la comunicazione avviene, inizia veramente un intimo dialogo a due, a volte una fusione d’anime.
    Caramente Francesco Venier

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    MY PAINTING
    One could think it is that a painter talks about his own art, not a critic, as happens most of the times.
    If I do it, my dear friends, there is a reason behind it. It is that I know myself completely. I know my intimate motivation and my sources of inspiration. Please, forgive me if I sound narcissistic for this is not the intention.
    My paintings are always positive, conceptual, and a representation of a constant dream. I do not represent reality, I interpret my world, a world that I aspire to, where every element harmonically interact with the other in a context that is never static, but in a steady evolution.
    The humanoid subjects, the animal-like ones, and the backgrounds where they live show the never ending physical and behavioural dynamics. Although having a definite personality, each of these subjects on the canvass are still consciously part of a same living organism, which is the supreme goal of their existence. A corporeal organism, sometimes ethereal and even spiritual, an organism called LIFE, a marvellous anomaly of this universe, otherwise cold, schematic and aseptic. The main source of inspiration for me is life in its everlasting evolution, and its elements such as water. For me, water is to be considered as amniotic liquid, a source of life dating back to the creation of the world. Everything originates from it, and everything would die without it. The fishes, often portrayed in my works, are not just part of the painting, they are our ancestors, our friends, and our companions in the journey of life.
    The humanoid subjects are never complete. They are always influenced by animal features, in a constant development of their bodies. They tell us how life as a whole is never static or inalterable, but it changes and develops all the time, following rules that only seem chaotic, but are not. Everything has a reason to be, and each change is aimed at adapting the living organisms to the ever-changing environment, improving every part of their bodies, and at positively perfect the psychological aspect.
    I believe life, although cruel, is always a source of happiness. It is an unrepeatable chance that should not be wasted.
    In all of my paintings you can see some idyllic worlds, like dreams of peace and equilibrium we have to aim at, universes to be created and reached. In particular the ability of flying has to be regarded as corporeal exaltation, physical rarefaction that frees the soul from any material limitation.
    In my works colour is very important. My vision of the present is colourful. I sometimes use bright colours and sometimes light as a proof of my optimism and faith in the possible improvement of every single thing as well as my faith in the positivism of the human soul. The interaction of colours in my works has a vibrant effect on myself, like music. As it happens with music, who observes the painting will react instinctively, not framed in a specific context. Lines are pure and clear, no graphical hesitations are on my canvasses. This is in line with my need for intellectual clarity and a rational thinking based on respect of priorities and the logical relationship between cause and effect. Therefore, chaos, uncertainty and mistrust in the future do not represent myself at all, even though I am well aware of the difficulties and obstacles to overcome and the recurrence of historical patterns. In my opinion, what is important is to always be aiming at an improvement, both spiritual and practical. All of my works have been painted using English synthetic enamels, thin brushes number one or two, and of course all is made by my own hands.
    I usually display them in the most prominent Italian hotels, such as the Cipriani and Europa e Regina hotels in Venice, the Excelsior and Relais Certosa hotels in Florence, the Due Torri Baglioni and Leon D’Oro otels in Verona, the Grand Hotel in Trento, the Continental hotel in Siena and the Tower Hotel in Bologna. I tend to display my works in these places because I am convinced that if people enjoy art outside its typical environment, they will communicate with the painter in a much freer and instinctive way, without any sort of intellectual hindrance.
    Painting for me is a visual communication. It is an international language without the need of any third parties, and therefore when communication starts, then an intimate dialogue is born. It is a blending of souls.
    Francesco Venier
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    INFORMAZIONI TECNICHE (MATERIALI E METODICHE)

    Come dipinge, Maestro?" è, forse, la domanda più ricorrente che mi viene fatta.

    Per realizzare i miei quadri utilizzo, quasi esclusivamente, smalti sintetici inglesi.
    Mi servo, quindi, di circa 80 tinte preconfezionate (in parte “lucide” e altre “opache”) con le quali, poi, do vita ad una moltitudine di colori intermedi e di miscellanee che, in corso d’opera, vengono utilizzate sia “a caldo” che “a freddo”.
    Come supporti uso basi rigide costituite da tela incollata su una struttura piatta e spessa circa cinque millimetri.
    La misura più grande delle tele da me utilizzate è circa di cm. 40 x 50.
    Quando desidero realizzare quadri più grandi, pertanto, uso più tele affiancate tra loro.
    Disegno e dipingo solo "a mano libera" utilizzando piccoli pennelli dell'uno e del due.
    Viste le caratteristiche "meccaniche" delle vernici, lavoro obbligatoriamente ed esclusivamente "in orizzontale".
    Fonte di illuminazione non è la luce naturale ma più luci artificiali derivanti la lampade da architetto snodabili.
    Dipingo solo e sempre "in piedi".
    La mia è una pittura "lenta", richiede molto tempo, molta pazienza e un giornaliero e costante "allenamento" manuale (almeno 5-6 ore al dì).
    Per realizzare una mia tela da cm. 40 x 50, quindi, tra studio, progettazione, disegno e fase pittorica vera e propria, impiego solitamente circa 120 – 150 ore lavorative.
    Tutto ciò giustifica il viscerale attaccamento che provo nei confronti dei miei quadri e il dispiacere che sempre avverto nel separarmene!

    Francesco Venier

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    “How do you paint Mr Venier?” This is one of the questions people often ask me.
    All I use to paint is English synthetic enamels, 80 different colours ready to use (some shiny, some dull) which I mix to create other new colours while I paint. My enamels can be used on the canvas as they come in little jars or they can be painted and then dried by means of a source of heat. I paint on canvas glued onto a 5 millimetre thick wooden plank. The biggest size of these canvases is 40 centimetre high and 50 centimetre long. I use more canvases one next to the other for bigger paintings. Very thin brushes are essential for my freehand drawing . Given the different reactions of enamels once they have been painted (some stay well inside the lines, others need a second coat as they consist of more liquid, etc.), I have to, and I choose to, paint on a horizontal desk. I also use a strong, direct source of lighting. In fact, artificial light is the main source of light for my work. I always stand when I am painting. My painting is slow. It takes a lot of time, patience, and daily training of my hand (at least 5 or 6 hours a day). For me to paint one of my 40 x 50 centimetre canvases, it takes approximately 120 up to 150 hours of hard work for planning, drawing and painting. This possibly explains why I feel so attached to my paintings, and why it is so sad for me to be separated from them!
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    “A PAINTING GIVES A BETTER LIFE”

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    Francesco Venier
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    Francesco Venier

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    Master Francesco Venier

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